Si è svolta dal 4 al 6 maggio a Porto Cervo l’annuale Assemblea Nazionale di Federalberghi, la principale associazione di categoria cui aderiscono più di 27.000 alberghi Italiani (l’80% circa del totale) attraverso 126 associazioni territoriali.
Nel corso della manifestazione, il Presidente Bernabò Bocca ha presentato il manifesto programmatico di Federalberghi con ottanta misure per sostenere la crescita del settore; tra le priorità indicate spiccano il sostegno agli investimenti per la riqualificazione delle strutture ricettive, lo sviluppo di nuovi servizi per ampliare l’offerta e l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture, affinché tutto il Paese sia fruibile ed accessibile adeguatamente.
Sempre dall’evento è emerso che, per permettere agli albergatori di trovare le risorse per gli investimenti, è necessario diminuire la pressione fiscale (in primis ridurre le tasse sugli immobili, che gravano sulle imprese anche quando sono chiuse o semivuote) e contrastare l’abusivismo dilagante, per garantire la sicurezza e tutelare turisti, cittadini, lavoratori, imprese ed erario.
World Capital ha contribuito agli atti dell’Assemblea divulgando in anteprima alcuni dati sul mercato immobiliare turistico e sulla propensione agli investimenti da parte degli operatori, che stanno emergendo dal Primo Rapporto sul Sistema Immobiliare Turistico Italiano.
Dal Rapporto, che verrà presentato al pubblico nel prossimo mese di giugno, risulta che pur essendo l’Italia al vertice dell’ospitalità Europea in albergo con oltre 2,2 milioni di posti letto (e seconda solo alla Francia nell’offerta extralberghiera, ma con una maggior varietà nell’offerta) ha gran parte delle strutture vetuste o semplicemente vecchie.
Per competere nel mercato del prossimo futuro, che sarà dominato dai Millennial e dai turisti cinesi, gli alberghi dovranno quindi essere ammodernati per adeguarsi alle esigenze della clientela, come viene confermato da oltre il 70% degli albergatori che hanno risposto all’indagine di World Capital/Federalberghi.
Il momento per effettuare investimenti è infatti alquanto favorevole; la situazione reddituale degli alberghi Italiani, dopo quasi 15 anni di risultati poco confortanti, dal 2015 è tornata a crescere a tassi di crescita superiori alla media europea; aumenta l’indice di occupazione delle camere e crescono anche i prezzi che, finalmente nel 2018 torneranno ai valori del 2001.