L’undicesima edizione di RE ITALY, organizzata da Monitorimmobiliare, Monitorisparmio e Borsa Italiana, si è svolta lo scorso 24 giugno a Milano.
Durante la giornata spazio anche all’immobiliare logistico con un panel dedicato dal titolo “Immobiliare logistico, più forte del Coronavirus”, introdotto da Andrea Fossa, Direttore Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano e moderato da Andrea Faini, CEO di World Capital.
La logistica è uno dei settori che ha reagito meglio all’impatto del Covid-19. Se nei mesi di lockdown c’è stato un naturale rallentamento dei trend, quello che ci si aspetta nei prossimi mesi è un incremento della richiesta di spazi logistici, soprattutto a servizio di alcune settori come l’e-commerce, il farmaceutico e la GDO, che hanno invece registrato una crescita di volumi durante l’emergenza sanitaria. Lo scenario è emerso in modo netto dagli interventi dei partecipanti alla tavola rotonda: Mario Pellò (Nuveen), Filippo Belvederi (BentallGreenOak), Sandro Innocenti (Prologis Italy), Jean Luc Saporito (P3 Logistics Parks) e Fabio Vizzini (Ingeco Enginnering & Costruction).
Dal panel è inoltre emerso che nel Q1 2020 il settore logistico in Italia ha registrato delle buone performance, con un aumento del take up ed una vacancy tra le più basse in Europa, circa il 2,6%. L’asset class logistico si riconferma dunque di grande appeal anche in tempi di Coronavirus, seppur certamente l’approccio all’investimento sarà più prudente, vista la situazione generale di decrescita economica del Paese. Per quanto riguarda lo sviluppo di immobili logistici, ci si aspetta una maggiore attenzione alla qualità dei magazzini, spazi oggi molto più sofisticati rispetto ad un tempo. Nei prossimi anni si prevede inoltre una domanda in crescita, con grande attenzione anche per i terreni edificabili.
