MilanoSesto, Città della Salute e della Ricerca, o ex-area Falck, quello che si è definito il più grande progetto italiano di risanamento di zone industriali dismesse prende forma.
Riqualificazione, sostenibilità e innovazione sono avvertite oggi come termini chiave per un futuro migliore e una miglior qualità del pianeta, necessarie e determinanti per la crescita economica del paese e importanti opportunità per nuovi progetti di sviluppo. Sempre più argomenti di discussione, confronto e attualità, hanno ora determinato, aggiungerei finalmente!, una più diffusa sensibilità generale e un maggior orientamento al “fare eco-green”.
Lo stesso settore immobiliare, che ci vede in prima persona coinvolti, si sta muovendo sempre più celermente e con responsabilità in tale direzione: le passivhaus si elevano a filosofia di vita e si diffonde la scelta di vivere in “case passive” per uno stile di vita rivolto a risparmio e sostenibilità; le banche concedono mutui green a chi acquista immobili eco; si progetta il primo edificio “intelligente”, lo smart building; a Milano nasce il primo condominio in legno (progetto Cenni) …
A tal proposito, orientati anche noi a soluzioni innovative e sostenibili, siamo rimasti particolarmente colpiti, e affascinati, dalla grandezza e valore del progetto di riqualificazione immobiliare avviato dal noto architetto Renzo Piano sull’ex area Falck di Sesto San Giovanni (Mi) il 3 dicembre scorso con il sostegno finanziario di alcuni enti privati (Sesto Immobiliare S.p.A e i suoi partner Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banca Popolare di Milano che metteranno in campo 300.000 milioni di euro). Notizia che ha diffusamente fatto parlare di sè.
“Una città nella città di oltre 1.400.000 mq di ampiezza, sulla quale, accanto a un polo di eccellenza sanitaria rappresentato dalla Città della Salute e della Ricerca (Istituto Nazionale dei Tumori e Ospedale Neurologico Besta), troveranno spazio edifici residenziali, ricettivi, terziari e commerciali, centri ricreativi, educativi e sportivi, strutture socio assistenziali, infrastrutture di servizio e un grande parco urbano”, dichiara il progettista. “Rispetto per l’ambiente e per l’identità storica del luogo saranno imprescindibili: realizzeremo edifici secondo standard di risparmio energetico ed eco-sostenibilità e restituiremo e valorizzeremo gli edifici storici”.
Un progetto sostenibile e innovativo che vedrà impiegati 15 anni per la sua realizzazione e che, ultimato, potrà accogliere fino a circa 15.000 residenti, oltre a 15.000 lavoratori impegnati nelle diverse realtà. Il più grande progetto italiano di riqualificazione di una zona industriale dismessa, un’occasione di rinascita economica e sociale da cui prendere esempio.