Scenario positivo per l’ospitalità italiana, che grazie alle sue risorse come la natura, il patrimonio archeologico e culturale, l’enogastronomia, dal 2014 continua a registrare un significativo aumento nel flusso di turisti.
Secondo i dati emersi dal nuovo Rapporto sugli Immobili ad Uso Ricettivo in Italia, edito da World Capital in collaborazione con Federalberghi e patrocinato dall’ENIT, negli ultimi anni gli alberghi italiani stanno recuperando competitività, registrando un incremento del +13,4% dal 2014 al 2017.
Focalizzandoci sulle strutture ricettive nel segmento del lusso (i cosiddetti “Luxury Hotels”), a rappresentarne significativamente il mercato sono i Consorzi cui qualunque albergo con determinati standard qualitativi (facente parte di una catena alberghiera o meno,) può aderire.
I due Consorzi più rappresentativi in questo senso sono: The Leading Hotels of The World (TLH) e Small Luxury Hotels (SLH); a questi due si aggiungono anche Relais & Châteaux e Preferred Hotel Group, che però, rispetto ai primi due, registrano una forte connotazione geografica rispettivamente in Francia e negli Stati Uniti, dove sono nati.
Analizzando l’offerta di questi 4 Consorzi, il Bel Paese, che già vanta la maggior diversificazione nell’offerta ricettiva al Mondo sia per tipologia che per qualità, ed è leader per numero di posti letto in Europa, si conferma leader anche negli alberghi di lusso.
Infatti, secondo l’indagine di World Capital, nel 2018 sono ben 204 gli alberghi di lusso presenti in Italia affiliati ai suddetti Consorzi pari al 9,9% delle strutture di tutto il Mondo ed al 40% degli alberghi a 5 stelle Italiani (500 in totale).
Entrando più nel dettaglio nell’analisi di World Capital, che ha preso in esame il numero degli alberghi aderenti ai 4 consorzi presenti in 7 paesi, Italia, Francia, USA, UK, Svizzera, Germania e Spagna, emerge come nel nostro Paese vi siano oltre 120 alberghi luxury aderenti ai due Consorzi più significativi (TLH e SLH), molto più che in Francia (80) e negli USA (58). In particolare 66 strutture fanno parte di Small Luxury Hotels (SLH), 57 di The Leading Hotels in World (TLH), 45 sono inserite fra i Relais & Châteaux e 36 fanno parte di Preferred Hotel Group.
“Il patrimonio ricettivo nazionale non ha eguali per qualità “intrinseca e potenziale”. – dichiara Lucia Dattola, Dipartimento di Ricerca di World Capital – Negli ultimi anni il mercato immobiliare alberghiero italiano sta riscontrando decisi segnali positivi e un gran interesse da parte degli investitori, soprattutto per le città prime come Milano, Roma, Venezia e Firenze e nelle più rinomate destinazione turistiche.”
-> Consulta e Richiedi il Rapporto sugli Immobili ad Uso Ricettivo in Italia