Questa settimana molte saracinesche italiane sono state rialzate e la popolazione, con le dovute precauzioni, ha potuto mettere piede all’interno di un negozio.
In periodo di lockdown da Covid-19 l’asset class retail ha continuato comunque a tutelare il rapporto con il cliente, cercando di ottimizzare i servizi di delivery e di e-commerce.
È ancora presto per capire quali effetti porteranno le nuove regole e il distanziamento sociale, ci vorranno spazi retail più ampi capaci di accoglier i clienti in tutta sicurezza?
Oppure i retailer punteranno su metrature più contenute per continuare, probabilmente, ad incentivare la consegna a domicilio?
Se sul fronte sentiment vi è ancora dell’incertezza, quello che il Dipartimento di Ricerca di World Capital può rilevare senza dubbi è qual è la High Street italiana più lunga: Corso Buenos Aires a Milano, con ben 1.200 metri di lunghezza.
La High Street più corta d’Italia, invece, è Campo San Bartolomeo a Venezia e misura 52 metri.
Corso Buenos Aires la High Street italiana più lunga
Una Via dello Shopping rinomata, che negli anni ha collezionato gli acquisti di persone di diversa nazionalità, amata dagli italiani, ma anche da una clientela internazionale. Corso Buenos Aires è una delle vie commerciali più di appeal di Milano non solo per lo shopping, ma anche per gli investitori. Sono molti infatti i brand, sia nazionali che internazionali, che scelgono questa High Street come location per le loro boutique. A strizzare l’occhio agli investimenti immobiliari, il rendimento lordo prime che in Corso Buenos Aires è del 4%, oltre ai valori di locazione che raggiungo i 2.360 €/mq/anno.
Estendendosi da Porta Venezia in Piazza Oberdan fino a piazzale Loreto, Corso Buenos Aires con la sua conformazione tipicamente americana, può essere scambiata per la gemella alla lontana di Fifth Avenue a New York.
Ma cosa vendono i negozi in Corso Buenos Aires?
La maggior parte delle boutique appartiene all’abbigliamento, ben il 30,7%. Seguono poi gli store di calzature e pelletteria (17,1%), la ristorazione (12,4%), i negozi di gioielleria/orologeria (7,2%), profumeria e cosmesi (6,8%), intimo, servizi, telefonia ed elettrodomestici (4%), ottica (3,6%), arredamenti e accessori per la casa (1,6%); infine l’8,8% è da attribuire a categorie di altro genere.
Campo San Bartolomeo la High Street italiana più corta
E se Corso Buenos Aires detiene il titolo di “High Street italiana più lunga”, quella più corta è Campo San Bartolomeo a Venezia con soli 52 metri di lunghezza.
Una Via dello Shopping tanto corta, quanto caratteristica, un campo di Venezia situato nel Sestiere di San Marco, a pochi passi da Rialto. Una location che assapora storia e cultura, incastonata tra luoghi importanti quali campo San Salvador, il ponte di Rialto e il Fondaco dei Tedeschi.
Qui i valori di locazione raggiungo i 4.700 €/mq/anno, mentre il rendimento prime lordo è del 5%.
Ma cosa vendono i negozi in Campo San Bartolomeo?
Anche qui la maggior parte dei negozi appartiene al settore dell’abbigliamento (27,8%), seguono i servizi (22,2%), la ristorazione (16,7%), gli accessori ed i gioielli (16,7%), profumeria (5,6%), calzature e pelletteria (5,6%) ed infine boutique di altro genere (5,6%).