“Tra i principali catalizzatori di investimenti immobiliari –dichiara Andrea Faini, Ceo di World Capital-, il Brasile è un interessante esempio di nazione dove il real estate e il turismo convivono traendo vitalità l’uno dall’altro.
Settima potenza mondiale e tra i paesi del Brics, il Brasile è protagonista oggi di una corsa economica e di una crescita senza precedenti. Ospite di due grandi eventi internazionali, i Campionati Mondiali di Calcio 2014 e i Giochi Olimpici 2016, vive un periodo particolarmente florido nel settore turistico quanto nell’immobiliare all’origine di un significativo e importante sviluppo interno.
Il 2013 è stato per il Brasile l’anno migliore nella storia del turismo; oltre 6.000.000 gli ingressi nel paese. Secondo le fonti, l´industria brasiliana del turismo gode di un PIL stimato in 79,3 miliardi di USD e detiene circa l’1,12% del mercato turistico mondiale e il 42,54% di quello del Sudamerica; le previsioni parlano di una crescita del settore che dovrebbe essere in media del 6,6% all’anno per i prossimi 10 anni.
Il settore real estate, parallelamente, vive anch’esso un momento di forte espansione, con un enorme incremento degli investimenti sia nazionali che esteri, stimolati dalla solidità politico-economica e sociale del paese, dalla repentina crescita economica e alto potere d’acquisto, dall’immenso patrimonio di risorse naturali e dai grandi eventi.
Sul piano residenziale, il progetto Minha Casa Minha Vida, uno degli investimenti immobiliari più importanti promossi dal governo brasiliano, un rilevante programma di edilizia sociale, continua il suo sviluppo finalizzato alla costruzione dai 2 ai 3 milioni di case entro la fine del 2015 per la popolazione locale e alla riduzione del deficit del 40%.
Dall’altra, sul piano turistico, i Campionati Mondiali e le Olimpiadi hanno determinato significative ripercussioni nelle città sedi delle competizioni a livello di infrastrutture. Ingenti capitali, i dati parlano di oltre 10 miliardi di euro, sono stati impegnati e continueranno a esserlo per la costruzione di stadi e strutture alberghiere, per l’ampliamento di porti e aeroporti, per il potenziamento dei trasporti e delle telecomunicazioni.
Costante e diffuso, quindi, – conclude Andrea Faini – è l’interesse rivolto al paese brasiliano, per le sue innumerevoli ricchezze e per le sue alte potenzialità.”