Da quest’anno il Borsino cambia faccia, con nuove indagini condotte tra gli esperti del settore, come: l’analisi SWOT, lo studio sulla dinamicità del mercato delle principali province e l’analisi dei rendimenti, per dare una “radiografia“ del mercato immobiliare nazionale ed Europeo sempre più realistica ed efficace.
Continua il trend di stabilizzazione dei prezzi iniziato nel 2009, soprattutto per quanto riguarda quelli di vendita, sempre più arginati nella fascia compresa tra i 700 e i 1000 €/mq. Prezzi che rimangono i più bassi a livello Europeo, caratteristica che, oltre al rapporto rischio rendimento (rendimenti che per immobili logistici arrivano a sfiorare anche l’8%) molto vantaggioso degli investimenti immobiliari in Italia, dovrebbe spingere gli operatori stranieri a spostare nuove risorse nel nostro Paese.
Un confronto esemplificativo potrebbe essere quello con un Paese mediterraneo simile al Nostro, la Spagna.
Spagna che ha un valore al mq più alto rispetto all’Italia, ma che è in forte discesa anno dopo anno. Andiamo nello specifico: Barcellona dal 2010 ad oggi è passata da 79 a 75 €/mq e Madrid da 76 a 72 €/mq, perdendo 4€/mq, mentre Milano passa da 53 a 52 €/mq, Roma rimane addirittura invariata sui 54€/mq. Ennesima prova della stabilità del mercato italiano.
Allo stesso tempo si conferma l’aumento della forbice dei valori sia per l’affitto che per la vendita, in quanto sono sempre più ricercati immobili d’eccellenza.
Locazione: il canone di locazione per immobili nuovi al nord, in location come Genova (+5,77%), Rivalta (+4,2%) e Trento(+3,8%) evidenzia significativi incrementi, rimane stabile su quasi tutto il resto della penisola, in special modo a Roma e Milano, mentre poche realtà fra le quali Livorno (-3%), Rimini e Udine (-4,5%) hanno registrato un andamento negativo come Bari (-6,8%) al Sud.
Vendita: il prezzo degli immobili logistici nuovi al nord è trainato da location come Venezia (+7,8%) Trento (+4,7%) e Verona (+2,8%). In leggero aumento Milano e Roma (+6,5%). Perdono punti percentuali Bari (-7,7%) e Firenze (-5,56%). Non sono state misurate altre variazioni importanti nello scenario nazionale.
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