E’ questo l’argomento attorno a cui si è svolto l’Evento “Construction e Business Correlati“, organizzato il 17 settembre scorso a Milano da SCM Portal – Macroeconomic Trends con il patrocinio della Commissione Europea, che ha guidato i presenti a un comune e unanime parere “La bolla immobiliare in Italia non esiste”.
Insieme all’Università Cattolica di Milano, ANCE e Markit Economics, World Capital Group ha partecipato in qualità di relatore all’analisi del comparto construction e alla definizione di un quadro di sintesi delle sue potenzialità all’interno del settore real estate, illustrando il report “Italy Real Invest 2014“, approfondita indagine del mercato immobiliare italiano e strumento dedicato all’investitore estero elaborato col patrocinio di ITA.
“L’investimento residenziale – dichiara Domenico Delli Gatti dell’Università Cattolica di Milano,– risulta avere un impatto decisamente positivo sul PIL, è creatore di valore aggiunto. Nel 2013, il totale degli investimenti in Italia è stato di 0,2 TN, pari al 14% del PIL.”
“Oggi – segue Flavio Monosilio di ANCE – si assiste alla drastica riduzione di nuove costruzioni abitative, mentre crescono gli investimenti nella riqualificazione del patrimonio residenziale grazie agli incentivi fiscali. La domanda abitativa rimane elevata ma si necessita di azioni chiare di politica economica perché il segmento construction riprenda; tra i mercati che tengono Milano, Roma, Bologna e Firenze”.
“L’Italia – dichiara infine Neda Aghabegloo, Head of Research di World Capital – non registra una crescita di valori così significativa come la Spagna e la Francia, ma conserva un mercato immobiliare piuttosto stabile e di particolare appeal per l’estero. Il paese rappresenta oggi un’interessante opportunità per l’investitore in campo logistico, retail e office, quanto nel residenziale e nell’alberghiero, ma è fortemente necessario fare sistema.”