Perché scegliere l’Italia per un investimento immobiliare? Perché il suo mattone oggi è tanto appeal?
Da oltre un anno, i maggiori investitori internazionali selezionano il Bel Paese per loro nuove e importanti operazioni in campo real estate. Nei primi soli sei mesi del 2015, gli investimenti esteri in Italia hanno oltrepassato i livelli del 2006 arrivando a toccare quota 2,7 miliardi, grazie a rendimenti elevati garantiti sull’intero territorio nazionale e a prezzi di vendita particolarmente vantaggiosi e competitivi.
Prestigiosi brand luxury, multinazionali appartenenti ai più diversi settori, gruppi alberghieri, fondi sovrani e SGR, ma altresì privati, provenienti specialmente da Asia, Europa e Usa, hanno negli ultimi anni ampliato le loro attività in Italia con nuovi punti vendita o sedi lavorative, acquisito importanti portafogli immobiliari e singoli immobili di lusso, comprato ville, appartamenti, hotel nei luoghi più esclusivi. Chi per la prima volta, chi con continuità; domanda orientata a logistica e office, quanto a retail, ricettivo e residenziale, sia per azioni di core quanto di sviluppo.
L’immobiliare italiano, infatti, risulta sia tra i mercati più stabili e sicuri in Europa, particolarmente interessante per opportunità e valori. Dal 2008 a ora ha vissuto un generale riallineamento, senza subire le profonde variazioni che hanno interessato paesi come Spagna, Irlanda e Grecia e senza attraversare la tanto temuta bolla immobiliare, protagonista invece di altre numerose realtà.
L’Italia, altresì, concede in campo real estate facilitazioni sotto il profilo normativo e riconosce diversamente da altri paesi il diritto di proprietà che consente di godere e di disporre del bene in modo pieno ed esclusivo; possiede inoltre tassi d’interesse ai minimi storici e una maggiore liquidità e presenta immobili caratterizzati da alti standard qualitativi, prezzo competitivo e posizione strategica.
L’immobiliare retail italiano vive attualmente una seconda giovinezza, conseguenza di una ritrovata fiducia dei consumatori e di una graduale ripresa economica mondiale. Si assiste a un incremento progressivo di richiesta di immobili da parte di autorevoli firme internazionali a caccia di spazi nelle vie di lusso e desiderose di entrare a far parte del sistema “Made in Italy”. Milano, Roma e Venezia si confermano i capoluoghi più appetibili e richiesti e i rendimenti medi retail si aggirano oggi attorno al 6%.
Il real estate alberghiero, altresì, è il segmento che più richiama oggi l’interesse degli investitori nel Bel Paese, considerato il rilevante aumento degli arrivi in Italia per la crescita progressiva del comparto turistico a livello globale e l’incredibile patrimonio culturale e naturalistico che la rende tra le realtà più attrattive e la quinta destinazione preferita al mondo. Le grandi catene alberghiere sono tuttora impegnate a espandere il proprio business, accorpando nuovi hotel in gestione o in franchising, o attraverso nuove acquisizioni; domandano prodotti specifici e prestigiosi e modelli di conduzione innovativi e flessibili. Milano, Roma, Venezia e Firenze restano le città più richieste, con attenzione soprattutto ai centri storici.
Riguardo l’immobiliare logistico italiano, il paese è nuovamente tra le piazze più appetibili a livello europeo, per posizione geografica particolarmente strategica, prezzi più contenuti rispetto alla media europea e rendimenti assai interessanti che superano nei valori massimi l’8%. Si assiste nel primo semestre 2015 a un generale stabilizzazione del mercato, con un aumento di domanda specialmente al Nord, in particolare per Milano e Bologna, e a Roma. Ritorna l’interesse di investitori specializzati in zone ‘prime’ a costruire complessi logistici anche in assenza di conduttori e ciò conferma una buona fiducia nel settore, e si osservano altresì fusioni tra gruppi appartenenti ai comparti logistici e trasporti, segnale di un settore in ripresa.
Altresì il real estate office italiano vive un momento assai fervido, per rendimenti massimi che si aggirano oggi attorno all’8% e per la sempre più crescente ricerca da parte di aziende estere di nuovi sedi lavorative sul territorio, specie a Milano. Clientela definibile prime per la richiesta di ambienti di alta rappresentanza, innovazione e location prestigiosa,multinazionali quanto start-up desiderose di ampliare o avviare la propria attività che domandano uffici medi-grandi o interi edifici in pronta consegna da personalizzare.
Il residenziale italiano, in ultimo, evidenzia ancora una contrazione dei valori di vendita che rendono particolarmente appetibili i numerosi immobili dislocati in esclusive località di mare, lago, città e montagna. Si registra un’ulteriore crescita della domanda estera di case nel Bel Paese, in primis dalla Gran Bretagna, e a catalizzare il maggior interesse sono Toscana e Liguria.
Milano rientra con il quinto posto nella top 10 dei mercati migliori in Europa nel 2015. Si conferma capitale del business e città più attrattiva nel campo office, con Porta Garibaldi area maggiormente richiesta per la recente e massiccia opera di riqualificazione urbana, alta accessibilità e offerta diffusa di immobili efficienti e sostenibili. Rimane altresì sede delle più autorevoli firme di moda e piazza più ricercata dagli investitori retail, e mercato tra i più attrattivi nei comparti logistico e alberghiero.
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