I Social media hanno preso il sopravvento nel 2013 in Italia. Prova ne è il fenomeno dei Movimenti 5 Stelle e più di recente l’interesse dimostrato del governo con emendamento Web Tax e la reazione della popolazione attraverso il web.
L’evidenza che in Italia che non si può più ignorare l’evoluzione della comunicazione è l’aumento delle web agency dedicate sia allo sviluppo di app sia ai servizi di social media marketing dedicato alle aziende, confermano che non è più un trend, è un mutamento in fase di evoluzione. La questione quindi si tramuta dall’essere o meno presenti, al modo su come essere presente nel web e come relazionarsi con gli attori, sia competitors che potenziali clienti e partners.
Julie Hong, di Talk Walker, elenca i Social Media Marketing Trends per 2014, attraverso l’opinione di alcuni guru italiani del web in ordine di rilevanza:
1. Real Time Marketing: Snapchat e WhatsApp sono solo alcuni esempi di social in forte espansione nell’ultimo anno che hanno come caratteristica la comunicazione in real time.
2. Social Customer Care: l’assistenza cliente si apre a nuove frontiere, comunicare via web in pubblico, con i propri clienti; maggior trasparenza e meno barriere fra il brand e il cliente.
3. Author Rank: maggior importanza ai profili G+ dei propri dipendenti o collaboratori (che creano contenuto) per dare valore aggiunto al sito o blog aziendale e migliorare sia la reputazione che il posizionamento.
4. Big Data Intelligence: utilizzo dei dati per approfondire la conoscenza del cliente e proporre servizi e comunicazioni mirati e adatti.
5. Monitoraggio dei Contenuti: capacità di organizzare e produrre contenuti informativi e formativi riguardo il proprio settore (e non autoreferenziale) in diversi formati come audio, video e testuali per comunicare con i clienti o potenziali e contribuire all’ecosistema.
L’insieme di tutte queste evoluzioni nel modo di comunicare evidenziano la necessità delle aziende di innovarsi soprattutto a livello strutturale e organizzativo. La cultura aziendale italiana dovrà entrare in una fase di rivalutazione della risorsa umana. Per una brand strategy efficiente nel web, il dipendente/collaboratore assume il ruolo di partner strategico che, attraverso le sue connessioni e contatti personali nei vari social, può sviluppare il business e brand awareness della propria società. Che sia un commerciale, un venditore, un impiegato amministrativo, le sue conoscenze (mix cultura azienda e del cliente) possono essere sfruttate per dare il valore aggiunto. La loro opinione in un articolo o un intervista che sia, dando un nome e un volto alle persone che davvero danno vita alla società, rende più intimo e diretto il contatto con attori del proprio ecosistema .
Non è che dall’oggi a domani tutti devono mettersi a scrivere e pubblicare qualsiasi cosa passi per la testa in qualsiasi contesto; è necessaria una programmazione, una strategia e un’educazione dell’uso. Le aziende devono investire nella formazione di questi partners interni. Trasparenza, creatività e professionalità nel modo di comunicare sono le armi vincente.
Vi elenco 5 motivi validi per cui investire sulle risorse interne e non sottovalutare la rilevanza della soddisfazione delle risorse umane:
1. L’opinione dei dipendenti riguardo la propria azienda influisce sulla percezione che i potenziali clienti hanno del tuo brand.
2. Secondo la logica dei 6 gradi di separazione, è possibile essere in contatti con tutti. Non sottovalutare il tuo dipendente molto timido. Magari è amico di poker di quel potenziale cliente che da anni stai cercando di avvicinarti.
3. Un commento negativo ha una viralità fino a 1o volte maggiore di un feedback positivo riguardo i servizi. Prova a far arrabbiare il tuo Social Media Manager e vedrai!
4. Ricordati, dipendenti che si sentono valorizzati e soddisfatti producono migliori risultati.
5. Un ambiente sereno ti migliora la vita!
Oggi l’obiettivo di un’azienda non è più nel cercare il cliente; è farsi trovare là dove il cliente di solito cerca le risposte alle sue domande, dove si confronta con gli altri. E i primi a essere in contatto con i potenziali clienti, consapevoli o meno, sono coloro che lavorano all’interno dell’azienda.
Pertanto, nel 2014, smettiamola di chiamarli dipendenti; chiamiamoli per ciò che sono: partners!
I Social media hanno preso il sopravvento nel 2013 in Italia. Prova ne è il fenomeno dei Movimenti 5 Stelle e più di recente l’interesse dimostrato del governo con emendamento Web Tax e la reazione della popolazione attraverso il web.
L’evidenza che in Italia che non si può più ignorare l’evoluzione della comunicazione è l’aumento delle web agency dedicate sia allo sviluppo di app sia ai servizi di social media marketing dedicato alle aziende, confermano che non è più un trend, è un mutamento in fase di evoluzione. La questione quindi si tramuta dall’essere o meno presenti, al modo su come essere presente nel web e come relazionarsi con gli attori, sia competitors che potenziali clienti e partners.
Julie Hong, di Talk Walker, elenca i Social Media Marketing Trends per 2014, attraverso l’opinione di alcuni guru italiani del web in ordine di rilevanza:
1. Real Time Marketing: Snapchat e WhatsApp sono solo alcuni esempi di social in forte espansione nell’ultimo anno che hanno come caratteristica la comunicazione in real time.
2. Social Customer Care: l’assistenza cliente si apre a nuove frontiere, comunicare via web in pubblico, con i propri clienti; maggior trasparenza e meno barriere fra il brand e il cliente.
3. Author Rank: maggior importanza ai profili G+ dei propri dipendenti o collaboratori (che creano contenuto) per dare valore aggiunto al sito o blog aziendale e migliorare sia la reputazione che il posizionamento.
4. Big Data Intelligence: utilizzo dei dati per approfondire la conoscenza del cliente e proporre servizi e comunicazioni mirati e adatti.
5. Monitoraggio dei Contenuti: capacità di organizzare e produrre contenuti informativi e formativi riguardo il proprio settore (e non autoreferenziale) in diversi formati come audio, video e testuali per comunicare con i clienti o potenziali e contribuire all’ecosistema.
L’insieme di tutte queste evoluzioni nel modo di comunicare evidenziano la necessità delle aziende di innovarsi soprattutto a livello strutturale e organizzativo. La cultura aziendale italiana dovrà entrare in una fase di rivalutazione della risorsa umana. Per una brand strategy efficiente nel web, il dipendente/collaboratore assume il ruolo di partner strategico che, attraverso le sue connessioni e contatti personali nei vari social, può sviluppare il business e brand awareness della propria società. Che sia un commerciale, un venditore, un impiegato amministrativo, le sue conoscenze (mix cultura azienda e del cliente) possono essere sfruttate per dare il valore aggiunto. La loro opinione in un articolo o un intervista che sia, dando un nome e un volto alle persone che davvero danno vita alla società, rende più intimo e diretto il contatto con attori del proprio ecosistema .
Non è che dall’oggi a domani tutti devono mettersi a scrivere e pubblicare qualsiasi cosa passi per la testa in qualsiasi contesto; è necessaria una programmazione, una strategia e un’educazione dell’uso. Le aziende devono investire nella formazione di questi partners interni. Trasparenza, creatività e professionalità nel modo di comunicare sono le armi vincente.
Vi elenco 5 motivi validi per cui investire sulle risorse interne e non sottovalutare la rilevanza della soddisfazione delle risorse umane:
1. L’opinione dei dipendenti riguardo la propria azienda influisce sulla percezione che i potenziali clienti hanno del tuo brand.
2. Secondo la logica dei 6 gradi di separazione, è possibile essere in contatti con tutti. Non sottovalutare il tuo dipendente molto timido. Magari è amico di poker di quel potenziale cliente che da anni stai cercando di avvicinarti.
3. Un commento negativo ha una viralità fino a 1o volte maggiore di un feedback positivo riguardo i servizi. Prova a far arrabbiare il tuo Social Media Manager e vedrai!
4. Ricordati, dipendenti che si sentono valorizzati e soddisfatti producono migliori risultati.
5. Un ambiente sereno ti migliora la vita!
Oggi l’obiettivo di un’azienda non è più nel cercare il cliente; è farsi trovare là dove il cliente di solito cerca le risposte alle sue domande, dove si confronta con gli altri. E i primi a essere in contatto con i potenziali clienti, consapevoli o meno, sono coloro che lavorano all’interno dell’azienda.
Pertanto, nel 2014, smettiamola di chiamarli dipendenti; chiamiamoli per ciò che sono: partners!