Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una logistica in continua evoluzione, che non si traduce soltanto in un maggior utilizzo di tecnologia all’interno dei magazzini, ma anche di nuove scelte e strategie volte a migliorare l’intera macchina logistica.
A tal proposito, un recente studio di Deloitte, realizzato specificatamente per studiare tali evoluzioni, indica che l’aumento del movimento generato dall’e-commerce, ha permesso agli operatori del settore di sperimentare nuovi metodi di consegna, modificare l’organizzazione e, seppur ancora in fase embrionale, capire quali modifiche a livello di infrastrutture e di servizi saranno richieste per il futuro.
Secondo le previsioni infatti, la domanda di prodotti tramite l’acquisto online raggiungerà, entro la fine di quest’anno, lo stesso volume registrato negli ultimi tre anni, triplicando di fatto il movimento generato.
Questo porta a dover considerare dei cambiamenti anche a livello infrastrutturale, come per esempio alla disponibilità di aree parcheggio per carico e scarico merci, alla viabilità cittadina e alla gestione delle consegne anche quando, nel 15% dei casi, non vi è la reperibilità del destinatario, dovendo così riprogrammare la consegna.
Per ridurre l’impatto sul traffico e l’inquinamento, si pensa a nuovi metodi di consegna, come le Cargo-Bike o i mezzi elettrici di piccola taglia per le consegne all’interno di uno specifico quartiere, in modo da garantire capillarità alla nuova rete di trasporto e consegna basata sul concetto di last-mile.
Il Last-mile, come abbiamo potuto esaminare in questo periodo particolare, sta guadagnando molta fiducia da parte degli investitori e degli operatori. Al centro della logistica dell’ultimo miglio, sia utilizzata come punto di consegna finale che come piccolo “ecosistema” di mezzi di consegna innovativi, troviamo l’hub logistico in grado di soddisfare le esigenze di forniture, a patto di poter contare su un efficiente sistema di infrastrutture e di reti di collegamento.
Proprio in questo ambito stanno nascendo degli interessanti sviluppi, come per esempio il Progetto PASS4CORE, acronimo di Parking Areas Safety and Security for (4) Core, destinando 27 Milioni di Euro alla realizzazione e messa in sicurezza di aree di sosta per mezzi pesanti, sia in zone limitrofe ai principali hub che lungo i percorsi primari delle merci.
Tale progetto prevede la realizzazione di 1.350 aree parcheggio per camion, complete di tutti i servizi necessari, la cui realizzazione è prevista entro il 2023, utilizzando una parte di fondi (circa il 20%) messi a disposizione dalla UE, e la restante parte è stata aggiunta dai partecipanti al progetto.
Il progetto, con una forte impronta di intermodalità, coinvolgerà nomi importanti come A4 Trading, che farà da capofila, mentre tra i partner ci sono concessionarie autostradali (A4 Trading e CAV, Concessioni Autostradali Venete), Interporti (Consorzio ZAI Interporto Quadrante Europa di Verona, Interporto Padova, Cepim Interporto di Parma, Interporto Centro Italia Orte, Interporto Toscano Vespucci di Livorno), un aeroporto (SEA Società per Azioni Esercizi Aeroportuali), operatori privati (Cooperativa Porta Bagagli Padova srl, Costruzioni San Michele srl e GRIM srl) . Il partner istituzionale sarà invece il ministero delle infrastrutture e dei trasporti attraverso l’opera del comitato dell’albo degli autotrasportatori.
Un progetto che contribuirà ad accrescere il valore della macchina logistica italiana, apportando dei benefici anche al traffico internazionale e intermodale, riqualificando oltre 300.000 m2 di aree dedicate al carico/scarico merci e per le quali verrà ottenuta la certificazione di “Safe and Secure Truck Park” secondo gli standard europei definiti da Esporg, la European Secure Parking Organisation.