Scenario incoraggiante per il mercato immobiliare retail italiano, con buone performance per la città meneghina che registra valori in positivo nella locazione.
Proprio nel capoluogo lombardo si cela la High Street più lunga d’Italia, ovvero Corso Buenos Aires che si estende per 1.600 metri.
Questo il dato emerso dall’ultima analisi svolta dal Dipartimento di Ricerca di World Capital, che ha mappato una delle vie commerciali più di appeal di Milano.
Corso Buenos Aires, infatti, rappresenta una location molto attrattiva, sia per brand internazionali, che Made in Italy, oggi alla ricerca di spazi esclusivi e di qualità.
A strizzare l’occhio agli investimenti immobiliari, i rendimenti lordi che in Corso Buenos Aires oscillano da un minimo del 3% ad un massimo del 5%.
Estendendosi da Porta Venezia in Piazza Oberdan fino a piazzale Loreto, Corso Buenos Aires con la sua conformazione tipicamente americana, ricorda un po’ la Fifth Avenue di New York.
“Corso Buenos Aires rappresenta da sempre una piazza molto corteggiata per il settore immobiliare retail. – dichiara Lucia Dattola, Dipartimento di Ricerca di World Capital – Soffermandoci sui valori immobiliari, qui registriamo un canone di locazione minimo di 920 €/mq/anno e un massimo di 2.500 €/mq/anno. La vacancy invece oscilla tra 3 e 6 mesi, mentre i tagli vanno da un minimo di 80 mq ad un massimo 700 mq.”
L’analisi di World Capital si è concentrata anche sulla composizione merceologica di Corso Buenos Aires, rilevando che il 30,7% delle boutique appartiene all’abbigliamento.
Seguono poi gli store di calzature e pelletteria (17,1%), la ristorazione (12,4%), i negozi di gioielleria/orologeria (7,2%), profumeria e cosmesi (6,8%), intimo, servizi, telefonia ed elettrodomestici (4%), ottica (3,6%), arredamenti e accessori per la casa (1,6%); infine l’8,8% è da attribuire a categorie di altro genere.